La saldatura, si sa, oltre ad essere un lavoro è anche un’arte; lo testimonia la grande varietà di saldature possibili in commercio. Quali sono quindi queste varietà e come funzionano? Facciamo un po’ di chiarezza.
LA SALDATURA
Innanzi tutto è bene spiegare che la saldatura dei metalli è un processo di giunzione, che consente all’utente di assemblare uno o più pezzi metallici insieme. In poche parole due giunti vengono uniti con la fusione o tramite un metallo d’apporto.
Questo procedimento è molto utilizzato, sia nel mondo dei progetti professionali che del fai-da-te e bricolage, in quanto spesso fondamentale per garantire un lavoro finito di alta qualità.
I TIPI DI SALDATURA
Al giorno d’oggi esistono molti modi per saldare dei metalli, eseguiti mediante macchinari e procedimenti differenti e scelti a seconda dell’effetto che si intende ottenere e in base al metallo in questione. Tra queste le saldatura TIG e MIG sono tra le più importanti:
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SALDATURA TIG (Tungsten Inert Gas)
E’ un procedimento di saldatura ad arco con elettrodo infusibile di tungsteno, sotto protezione di gas inerte, che può essere eseguito con o senza metallo di apporto. In poche parole l’arco elettrico scocca tra il catodo (polo negativo), costituito da un elettrodo infusibile in tungsteno, e il anodo (polo positivo), costituito dall’elemento da saldare protetto un gas non ossidante.
Il processo può essere sia manuale che robotizzato (ad esempio per la produzione di parti come i tubi saldati) ed è adatto sia per leghe leggere, leghe speciali ed acciai debolmente legati o non legati. Questo processo prevede l’utilizzo di una torcia ove è inserito l’elettrodo di tungsteno, intorno al quale fluisce il gas di protezione che viene portato sul bagno di fusione. Spostando il bagno di fusione con il movimento della torcia da parte dell’operatore si ottiene la saldatura.
Sviluppata inizialmente per l’industria aeronautica nel corso della Seconda guerra mondiale per sostituire sugli aerei i rivetti con saldature, molto più leggere ed economiche a parità di resistenza, è una tra le tipologie di saldatura più diffuse in quanto fornisce giunti di elevata qualità, con saldature precise e pulite, ed è efficace anche quando gli spessori di materiale che devono essere saldati sono molto ridotti; ma richiede operatori altamente specializzati.
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SALDATURA MIG (Metal-arc Inert Gas)
E’ un procedimento di saldatura sviluppatosi anche questo dopo la Seconda Guerra Mondiale e che ha assunto un peso, in termini di prodotto saldato per anno, sempre crescente. Uno dei principali motivi che hanno permesso questo sviluppo è stata la riduzione dei costi dei prodotti di elettronica, che ha permesso lo sviluppo di macchine per saldatura semi-automatiche a costi accessibili anche per ditte di dimensioni medio-piccole.
A differenza della collega TIG, questo tipo di saldatura è maggiormente adatto solo alle leghe leggere, come ad esempio rame, nichel e acciai debolmente legati.
Il procedimento di questo tipo di saldatura viene definito a filo continuo, in quanto per effettuarla si utilizza un arco elettrico, caratterizzato da un filo fusibile come anodo (polo positivo) e di un catodo (polo negativo), costituito dall’oggetto che deve essere saldato. Ovviamente proteggendo il bagno di saldatura con un gas di copertura che fuoriesce dalla torcia sul pezzo da saldare. Così facendo è assicurata un’eccellente produttività ed un’operazione senza scorie. Grazie ai fili continui infatti si può avere una densità di corrente più alta rispetto ai procedimenti che fanno uso degli elettrodi rivestiti, il che si traduce in un grado maggiore di penetrazione rispetto alle tecniche alternative. In altre parole, con la saldatura MIG è possibile riempire il giunto con un numero minore di passate.
Si ricorda che per ogni attività di saldatura professionale è fondamentale ed indispensabile il conseguimento Certificazione UNI EN ISO 3824.
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