Esistono diverse tipologie di lamiere realizzate con caratteristiche differenti a seconda di quelle che sono le specifiche esigenze. Col termine di lamiera si intende una placca metallica ottenuta attraverso una trasformazione di bramme, semilavorati di acciaio con sezione rettangolare. La fase di lavorazione per ottenere una lamiera può essere diversificata in funzione della tipologia di risultato finale che si vuole conseguire. Attualmente le più utilizzate ed apprezzate sono:
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- in acciaio inox
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- laminate a freddo (anche nella tipologia rivestita)
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- laminate a caldo
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- realizzate in ottone
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- realizzate in alluminio
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- realizzate in rame
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Questa ampia gamma di soluzioni è giustificata dalle esigenze dei vari settori in cui vengono utilizzate come ad esempio la resistenza ai fenomeni corrosivi e di ossidazione oppure la conducibilità elettrica. Inoltre, durante la fase di lavorazione, si possono donare ulteriori proprietà ed in particolare realizzare lamiere stirate, che presentano dei fori, ondulate oppure bagnate.
Le lamiere in acciaio inox
Come si può facilmente intuire dal loro nome, le lamiere in acciaio inox conosciute anche con il termine di acciaio inossidabile, hanno quale principale caratteristica quella di offrire una straordinaria resistenza al fenomeno dell’ossidazione. Vengono dunque utilizzate per proteggere dai danneggiamenti e deterioramenti causati dal fenomeno corrosivo. Questa sua peculiarità rende la lamiera in acciaio inox molto usata nella carpenteria leggera soprattutto per la realizzazione di strutture esposte costantemente ai vari agenti climatici come ad esempio l’umidità e la pioggia. Questa importante qualità viene conferita nella fase di lavorazione grazie al cromo; elemento utile per ottenere un sottile strato più superficiale capace di proteggere adeguatamente la lega dall’azione dannosa degli agenti climatici e non solo. Peraltro lo strato di cromo si dimostra molto efficace anche nel contrastare la possibile comparsa di ruggine, particolarmente pericolosa per metalli di qualsiasi tipologia perché ne comporta un rapido deterioramento. Per definizione una lamiera può essere considerata in acciaio inox se dispone di una concentrazione di cromo almeno pari al 10,5% anche se mediamente i valori sono molto più alti ed oscillano tra il 12 e il 17%. Tra l’altro vi è una ulteriore classificazione delle lamiere in acciaio inox rispetto alla loro capacità di resistere all’azione degli agenti atmosferici. Possono essere definite magre, standard, super e iper in una scala crescente di valori. Tutte queste straordinarie caratteristiche dell’acciaio inox gli permettono di essere una tipologia utilizzata in tantissimi campi e soprattutto nel settore dell’edilizia per costruzioni che presentano strutture in cemento armato esposte alle intemperie. Infine, le lamiere in acciaio inox trovano ampio utilizzo anche nel settore alimentare e chimico.
Lamiere laminate a caldo e a freddo
Le lamiere laminate a caldo sono frutto di una lavorazione che viene attuata a temperatura piuttosto alta mediante un fenomeno noto col termine di lavorazione di deformazione plastica. Con questa tipologia di lavorazione si riesce a personalizzare, secondo le proprie esigenze, lo spessore della lamiera. Il trattamento è effettuato attraverso degli appositi macchinari chiamati in gergo laminatoi. In pratica, una volta che la temperatura ha permesso la lavorazione del metallo esso viene fatto passare all’interno di una coppia di rulli che mettono in atto un’azione di compressione in maniera tale da arrivare allo spessore desiderato. Questa lavorazione può essere realizzata per più volte fino ad ottenere lo spessore idoneo alle proprie esigenze. Esistono due tipologie di laminatoi. La prima è quella a treno che prevede una serie di coppie di rulli messe una dietro l’altra per assicurare un costante assottigliamento e conseguente allungamento. La seconda tipologia sono invece i laminatoi reversibili incentrati su una lavorazione ottenuta attraverso l’andare avanti e indietro della piastra ugualmente per assottigliare lo spessore. Una volta terminata la fase di assottigliamento della lamiera, viene effettuata una seconda fase per raffreddare in maniera controllata la struttura ed ottenere così la lamiera desiderata. Le lamiere laminate a freddo prevedono sempre una prima fase di lavorazione ad alta temperatura alla quale ne segue una seconda indirizzata ad un ulteriore assottigliamento dello spessore con dei trattamenti termici di addolcimento. Le lamiere laminate a freddo hanno quale principale pregio quello di essere estremamente malleabili per cui vengono utilizzate in diversi settori dell’industria soprattutto per lavorazioni di piegatura oppure di stampaggio. Inoltre si prestano tantissimo per realizzare rivestimenti elettrolitici come ad esempio la zincatura, la fosfatazione oppure la verniciatura per cataforesi. Ovviamente tali rivestimenti hanno il principale obiettivo di offrire alla lamiera una importante azione anticorrosiva.
Lamiere laminate a freddo
Le lamiere laminate a freddo possono essere costituite sia da zinco che con altre tipologie di leghe. Vengono ottenute attraverso due trattamenti molto differenti tra di loro. La prima tipologia di trattamento è chiamata elettrolisi ed in particolare sfrutta l’energia elettrica per innescare una reazione chimica che ha quale principale conseguenza quella di ottenere un rivestimento metallico protettivo rispetto all’azione nefasta degli agenti climatici ( azione anticorrosiva). La seconda tipologia di trattamento è invece conosciuta con il termine di immersione a caldo oppure zincatura a caldo. In questo caso si prende la lastra di metallo da trattare e la si immerge nello zinco allo stato liquido ad una temperatura di circa 450 gradi centigradi. Anche con questa tipologia di trattamento si ottiene un rivestimento esterno che offre un effetto anticorrosivo che, rispetto all’elettrolisi, si dimostrerà più duraturo nel tempo richiedendo peraltro poca manutenzione. Queste tipologie di lamiere trovano ampio utilizzo in diversi settori come ad esempio la realizzazione di carrozzeria per automobili, per costruire elettrodomestici, mobili di metallo e nella meccanica di precisione.
Lamiere di alluminio, rame e ottone
Esistono in commercio e vengono largamente utilizzate lamiere realizzate anche con altre tipologie di leghe e metalli. Ad esempio le lamiere in alluminio, essendo particolarmente duttili, leggere e resistenti sono utili nel settore edile per realizzare la copertura dei tetti ma anche per serramenti, elettrodomestici e strutture destinate al settore automobilistico. Tuttavia le lamiere in alluminio sono presenti in commercio in lega con altri elementi come ad esempio nel caso del rame, altrimenti sarebbero eccessivamente flessibili. Le lamiere in ottone sono soprattutto apprezzate per le loro qualità estetiche per cui vengono utilizzate per effettuare rifiniture, strumenti musicali, oggetti di ornamento oppure articoli da regalo. Infine le lamiere in rame, invece, sono sfruttate in ragione della loro straordinaria conducibilità elettrica e per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche. Grazie a questi aspetti trovano largo uso nel settore sanitario, nella realizzazione di pentole e padelle ma anche in quello edile per ottenere, ad esempio, il rivestimento dei tetti, grondaie o magari per implementare pannelli solari.
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