La zincatura a caldo è un processo con il quale si rende l’acciaio resistente alla corrosione che prevede l’immersione del prodotto finito all’interno di un bagno di zinco fuso, dopo una serie di passaggi di pretrattaggio. Non svolge la funzione di verniciatura giacché vi sono differenze pratiche e tecniche infinite tra la zincatura a caldo e la semplice verniciatura.
Differenza tra zincatura a caldo e verniciatura
Non è semplice spiegare le differenze tra un processo di verniciatura e una zincatura a caldo, né è facile dire le innumerevoli applicazioni del secondo processo. Tuttavia, la differenza fondamentale tra le due tecniche sta nel livello di protezione. Nel caso della verniciatura si applica una pellicola polimerica facilmente soggetta a corrosione e danneggiamenti. Nel caso della zincatura a caldo è invece un metallo che protegge il manufatto, appunto, lo zinco.
Questa caratteristica mette già in risalto la differenza di prestazioni tra le due tecniche e di come la vernice sia soggetta a danneggiamenti anche nelle semplici operazioni di movimentazione all’interno di officine e cantieri, carico e scarico. Lo zinco, essendo un metallo, ha per sua natura, una resistenza nettamente superiore all’abrasione, agli urti e agli agenti atmosferici.
La zincatura a caldo viene utilizzata per la protezione non solo delle strutture esterne, ma per motivi tecnici anche di quelle interne. Nel caso in cui non fosse richiesta la zincatura da parte del committente, questa dovrebbe in ogni caso essere eseguita. Se si zincasse la parte esterna di un oggetto tubolare completamente chiuso, non sarebbe in grado di affondare nel bagno di zinco. Non è neppure pensabile di spingerlo all’interno o farlo affondare tramite l’uso di zavorre in quanto esploderebbe causando gravi danni. Inoltre, specie nelle strutture tubolari, la corrosione ha origine proprio nelle parti interne, quindi il processo di zincatura a caldo è un passaggio dovuto.
C’è un’altra differenza che avvantaggia la zincatura a caldo rispetto alla verniciatura, ossia il grado di aderenza dello strato di protezione. Tutte le tecniche impiegate per proteggere l’acciaio da danneggiamenti e agenti corrosivi prevedono una semplice interposizione tra il metallo e l’agente che potrebbe danneggiarlo, tramite una semplice sovrapposizione dello strato. La vernice non deve essere completamente erosa affinché gli agenti corrosivi raggiungano l’acciaio, dando inizio a un processo a catena che nel tempo comprometterebbe l’intera struttura, basta infatti, anche una semplice abrasione. Questo processo distruttivo è invisibile nelle prime fasi e quando il risultato è visibile è ormai troppo tardi. Se l’entità non è estesa e non ha raggiunto punti critici, sono richieste periodiche e costose opere di manutenzione.
Lo strato di zinco che riveste il prodotto finito non è una semplice pellicola protettiva. Nella fase d’immersione infatti, lo zinco si fonde letteralmente col metallo sottostante dando origine a una vera e propria lega metallica zinco-ferro o zinco-acciaio, a seconda del metallo utilizzato per la realizzazione del prodotto. Lo strato di zinco non è una semplice sovrapposizione, ma si fonde letteralmente col metallo sottostante e solo un processo meccanico o una soluzione chimica a base acida sarebbero in grado di rimuoverlo.
Esiste la possibilità che lo zinco venga scalfito in qualche modo, ma anche in questo caso, gli agenti corrosivi non potrebbero insinuarsi al di sotto. Se l’entità del danno è comunque ridotta, il manufatto è comunque protetto: si crea infatti, un effetto catodico generato dallo stesso zinco, che funge da anodo sacrificale.
Infine, le vernici utilizzate come protezione, col passare del tempo perdono efficacia e sono sempre più esposte all’azione dei raggi UV, permettendo l’intrusione non solo di agenti corrosivi ma persino alla semplice acqua.
La durata della zincatura a caldo
Stimare la durata della protezione derivante dalla zincatura a caldo è più un esercizio mentale che pratico e non è effettivamente possibile. Un manufatto che si trova in condizioni ottimali per la sua conservazione potrebbe essere protetto dallo zinco ben oltre la durata del suo normale ciclo vitale. Si potrebbe parlare nell’ordine di secoli.
Tuttavia, la durata effettiva dipende molto dell’ambiente nel quale il prodotto viene inserito e dal suo utilizzo. In un ambiente come quello marino, ossia altamente aggressivo, è chiaro che la zincatura avrà una durata nettamente inferiore rispetto a quella di un prodotto che si trova in un ambiente rurale e quindi poco aggressivo. Valutare l’elemento corrosivo è indispensabile per stabilire la durata della zincatura.
L’esposizione diretta alle piogge non è causa di corrosione per lo zinco, ma questa crea delle ossidazioni che in parte vanno a formare un ulteriore strato protettivo e in parte vengono asportate dalla stessa pioggia. Questo processo, col tempo, consuma completamente lo strato di zinco lasciando esposto il metallo sottostante, che tuttavia sarà ancora perfettamente integro. Per avere il massimo della protezione è sufficiente un sottilissimo strato di zinco, ma non sarebbe longevo, quindi è necessario che lo strato abbia un certo spessore.
Lo spessore della zincatura a caldo viene stabilito in base a quello dell’acciaio. Per gli acciai impiegati in strutture, superiori a 5-6 mm, lo spessore è tra 85 e 150 micron. In genere la velocità di corrosione è in media tra 0.1 e 2 micron all’anno, ma in ambienti particolarmente aggressivi il valore di corrosione può essere nettamente superiore.
Facendo alcuni calcoli teorici, escludendo scenari particolarmente aggressivi, è possibile dire che la zincatura a caldo può garantire protezione per un periodo minimo di 40 anni, fino a oltre un secolo.
Applicazioni della zincatura a caldo
La zincatura a caldo è eseguibile su qualsiasi struttura in acciaio, siano esse di grandi o piccole dimensioni, come pilastri, tubazioni, capriate, serre, griglie, recinzioni, tralicci, paletti, infissi, arredo urbano, tondini edili, ponteggi, gru, bulloni e molto altro. Tuttavia, c’è un limite importante dettato dalle dimensioni del manufatto o dell’opera da zincare. Per semplificare, tutto ciò che è trasportabile è valido per la zincatura a caldo, ma in alcuni casi si può anche andare oltre.
Impatto ambientale della zincatura a caldo
La zincatura a caldo, oltre a offrire un elevato grado di protezione dagli agenti ambientali corrosivi, consente di ridurre la produzione, allungando il ciclo vitale dello stesso manufatto. Ciò significa che non sarà necessario realizzare più volte lo stesso prodotto e anche le procedure di manutenzione, che spesso richiedono trattamenti chimici e dannosi per l’ambiente, vengono sensibilmente ridotte.
I colori della zincatura a caldo
Ovviamente, la zincatura a caldo ha un solo colore caratteristico: il grigio.
Tuttavia è possibile applicare delle vernici di qualsiasi colore, brillantezza e finitura. Sia chiaro che questa operazione aumenta il costo del processo ma anche il livello di personalizzazione, nonché di protezione del prodotto finale, giacché questo godrebbe di due agenti protettivi, invece che solo di uno di essi.
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